Siamo quello che mangiamo?

Noi siamo quello che mangiamo“.

Quante volte lo hai sentito dire? Corrisponde al vero? La risposta è semplice: sì, è assolutamente vero.

L’alimentazione è uno dei fattori chiave per la nostra salute e benessere, e ciò che mangiamo può avere un effetto significativo sulla nostra aspettativa di vita.

Molte ricerche scientifiche dimostrano che una dieta equilibrata e varia può proteggere il nostro organismo dalle malattie croniche, come l’obesità, il diabete, le malattie cardiovascolari, e addirittura alcuni tipi di cancro. Inoltre, ciò che mangiamo può anche avere un effetto epigenetico sulla nostra salute, cioè può influenzare l’espressione dei nostri geni.

La nostra “predisposizione genetica” ereditata dalla nostra famiglia interviene indubbiamente sul rischio di malattie e sulla nostra aspettativa di vita, ma molto meno di quanto interviene il nostro stile di vita negli anni, per ragioni epigenetiche.

Epigenetica del cibo

L’effetto epigenetico dell’alimentazione può essere visto come un meccanismo attraverso il quale ciò che mangiamo può influenzare l’espressione dei nostri geni, influenzando il funzionamento delle cellule del nostro organismo.

In altre parole, una dieta corretta può attivare i geni che ci proteggono dalle malattie e disattivare quelli che aumentano il rischio di malattie. E qui davvero siamo quello che mangiamo!

Uno degli aspetti più affascinanti ed interessanti dell’effetto epigenetico dell’alimentazione è che può essere trasmesso dalle generazioni precedenti. Ciò significa che le scelte alimentari dei nostri genitori e dei nostri nonni possono avere un impatto sulla nostra salute, influenzando l’espressione dei nostri geni, e ovviamente le nostre abitudini possono incidere su quelle dei nostri figli.

L’alimentazione gioca anche un ruolo importante nella nostra aspettativa di vita. Uno studio condotto dall’Università di Harvard ha dimostrato che una dieta equilibrata e varia può aumentare la nostra aspettativa di vita di diversi anni.

In particolare, i risultati hanno mostrato che una dieta sana e bilanciata può ridurre il rischio di morte per malattie cardiovascolari, cancro e altre cause.

Cosa mangiare?

Ma cosa significa esattamente una dieta equilibrata e varia? In generale, si consiglia di mangiare cibi freschi e non processati, come frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani. Inoltre, è importante evitare cibi ad alto contenuto di grassi saturi, zuccheri e sale, che possono aumentare il rischio di malattie croniche, in particolare cardiovascolari.

In base alle necessità e alle condizioni cliniche del singolo individuo è possibile prediligere una dieta antinfiammatoria o antiossidante, mentre per certe situazioni può dare benefici una dieta chetogenica. In individui selezionati, queste sono state associate a diversi benefici per la salute.

Anche la dieta paleo, basata sull’alimentazione dei nostri antenati cacciatori-raccoglitori, ha dimostrato alcuni benefici, come la riduzione dell’infiammazione e del rischio di malattie cardiache, il miglioramento della sensibilità insulinica e la perdita di peso.

Ognuno di noi può avere il proprio tipo di alimentazione cucita su misura, in base al proprio biotipo, alla propria genetica e alla propria condizione clinica, per ricercare al meglio il proprio benessere e favorire la propria giovinezza duratura.

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Bibliografia

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