Perchè invecchiamo? Esistono molti fattori che influiscono sul nostro invecchiamento, e su alcuni di essi, senza alcun dubbio, abbiamo modo di intervenire.
Questi fattori includono:
- l’accumulo di radicali liberi e prodotti di scarto
- il decadimento neuroendocrino
- l’inefficienza delle telomerasi, enzimi fondamentali per la riparazione dei nostri cromosomi
- la progressiva diminuzione dell’efficacia del sistema immunitario
- una maggiore inefficienza di riparazione del nostro corpo
- l’inevitabile usura temporale.
Uno dei nostri orologi biologici più importanti è il nostro sistema ormonale endocrino.

Poter intervenire su questo sistema, tramite medicina preventiva, potenziativa e soprattutto mirata, permette di mantenere un’età biologica più giovane rispetto all’età cronologica (quella sulla nostra carta d’identità).
Questa sorta di “giovinezza duratura“, preferibile ad una vita lunga, vecchia e piena di problemi, si può raggiungere solo il controllo dello stile di vita: attività fisica, alimentazione corretta e su misura, controllo dei fattori di stress. E i nostri ormoni sono fondamentali in questo.
Quali ormoni coinvolti?
Quando si parla di invecchiamento ormonale o endocrinosenescenza si intende un calo di quasi tutti gli ormoni, soprattutto quelli anabolici, con una tendenza all’ aumento invece di quelli catabolici come il cortisolo, oppure dell’insulina, con conseguente instaurarsi di sindromi prediabetiche o di diabete senile conclamato. Diminuiscono:
• il GH (ormone della crescita)
• il DHEA, il DHEA-S (deidroepiandrosterone e la sua versione coniugata solfata)
• il pregnenolone
• il testosterone totale e libero
Nelle donne inoltre calano estrogeni e progesterone.
Tendono invece ad aumentare, nell’uomo, estradiolo ed estrone.

In generale aumentano cortisolo ed insulina, per diversi fattori, in particolare alimentazione scorretta e stress cronico non gestito correttamente. L’insulinoresistenza che si genera in seguito a questo è il prodromo di molte patologie, prima tra tutte il diabete di tipo 2.
Infine decresce anche la produzione di melatonina (ormone molto utile in generale anche per la sua azione antinfiammatoria, ne parleremo presto) e spesso anche degli ormoni tiroidei.
Vedremo presto in un prossimo articolo le conseguenze dell’endocrinosenescenza e soprattutto cosa possiamo fare per contrastarla.
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Bibliografia
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